13.04.2023 - La nuova ciberstrategia nazionale (CSN) è stata approvata dal Consiglio federale nel corso della seduta del 5 aprile 2023 nonché dalla Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia in occasione dell’odierna assemblea plenaria. La strategia mostra le misure e gli obiettivi adottati da Confederazione e Cantoni per far fronte alle ciberminacce insieme al mondo dell’economia e alle scuole universitarie. Ai fini della pianificazione e del coordinamento in materia di attuazione verrà nuovamente costituito un comitato direttivo, il quale si occuperà anche dell’ulteriore sviluppo della strategia. Pertanto, il ruolo di tale organo verrà ampliato e ne verrà rafforzata l’indipendenza.
La cibersicurezza concerne tutti noi e assume una rilevanza sempre maggiore nel nostro quotidiano. La collaborazione tra Confederazione, mondo dell’economia, Cantoni e scuole universitarie si rivela importante per rafforzare la resilienza della Svizzera e affrontare le ciberminacce in maniera efficace. La nuova strategia per la cibersicurezza approvata dal Consiglio federale e dai Cantoni sostituisce la vecchia strategia e definisce il quadro di tale collaborazione, nonché le misure e gli obiettivi comuni. Dall’introduzione della prima strategia per la protezione contro i ciber-rischi circa dieci anni fa, la Svizzera ha già attuato con successo numerose misure. La Confederazione ha ampliato costantemente le organizzazioni responsabili, garantendo strutture solide.
La ciberstrategia gode di ampio sostegno
La nuova strategia prosegue i lavori avviati con le prime due strategie, integrandone ove necessario i contenuti o precisando alcuni aspetti. Nel complesso, la strategia definisce 17 misure, che a loro volta contribuiscono al raggiungimento dei cinque obiettivi strategici seguenti: «autodeterminazione digitale», «servizi e infrastrutture digitali sicuri», «riconoscimento, prevenzione, gestione e difesa efficaci in materia di ciberincidenti», «lotta e perseguimento penale efficaci in materia di cibercriminalità» e «ruolo centrale nella cooperazione internazionale».
La strategia è stata elaborata con il coinvolgimento di oltre un centinaio di esperti operanti a livello cantonale e federale, nel mondo dell’economia, nelle scuole universitarie e in organizzazioni della società. Essa non sarà più limitata nel tempo, ma verrà aggiornata in base ai cambiamenti nella società e nel settore digitale oppure delle condizioni politiche quadro. Inoltre, il Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) continuerà a esaminare attentamente ogni cinque anni l’adeguatezza delle misure e degli obiettivi adottati dalla strategia, verificando la necessità di eventuali aggiustamenti.
Il comitato direttivo vigila sull’attuazione della strategia
Come previsto nel caso delle due precedenti strategie per la protezione della Svizzera contro i ciber-rischi, un comitato direttivo vigilerà sull’attuazione della nuova strategia e svilupperà, d’intesa con le principali parti coinvolte, un piano di attuazione per le misure. Una verifica dell’efficacia della precedente strategia ha evidenziato la necessità di potenziare la gestione strategica da parte del comitato direttivo. Pertanto, in futuro il ruolo di tale organo verrà ampliato e ne verrà rafforzata l’indipendenza. Il comitato direttivo è composto da esperti provenienti da diversi ambiti della cibersicurezza e ha l’obiettivo di rappresentare gli interessi dei Cantoni, del mondo dell’economia, della società, delle scuole universitarie e della Confederazione. Affinché adempi ai suoi compiti in maniera indipendente, la sua direzione verrà affidata a una persona esterna alla Confederazione. Entro questo autunno il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport sottoporrà al Consiglio federale una proposta riguardante la composizione e la direzione del comitato direttivo. L’NCSC svolgerà la funzione di segretariato in materia di CSN per garantire una stretta collaborazione con le unità amministrative. I lavori riguardanti l’attuazione delle misure verranno finanziati dalle singole parti competenti.
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