31.07.2023 - L’NCSC riceve molte segnalazioni che seguono schemi classici di frode e si servono dell’informatica soltanto come mezzo per sferrare gli attacchi. Purtroppo questo rende possibile anche a truffatori con scarse conoscenze informatiche di perpetrare attacchi via Internet. Di seguito vengono presentati due modus operandi classici: la truffa dell’anticipo e le richieste di aiuto finanziario da parte di presunti conoscenti.
Con la digitalizzazione sempre più avanzata, soprattutto in combinazione con l’intelligenza artificiale, è possibile fare molte cose. Questo spiega, non da ultimo, come mai dei truffatori dotati di scarse conoscenze tecniche ma di grande tenacia siano in grado di compiere azioni fraudolente su Internet. I due casi segnalati all’NCSC lo testimoniano.
La truffa dell’anticipo: impersonale via e-mail o personalizzata attraverso il sito Internet
Nella truffa dell’anticipo, di solito vengono inviati messaggi che promettono una donazione, un’eredità o una vincita alla lotteria. Succede così che un presunto ex soldato affermi di aver nascosto una scatola contenente dell’oro in un aerodromo e di cercare qualcuno che possa aiutarlo a recuperarla. Ciò che accomuna tutte queste truffe è la richiesta del pagamento di una somma per ottenere una ricompensa che, ovviamente, non esiste. La somma, all’inizio irrisoria, diventa poi sempre più grande.
Ultimamente queste e-mail vengono inviate con un link a un sito Internet. Vengono inoltre forniti i dati di accesso: in tal modo sembra che il destinatario dell’e-mail possa accedere a un account a suo nome e sul quale è già disponibile una somma di denaro.
Per i prelievi, tuttavia, è necessario pagare commissioni, tasse e quant’altro.
Un sedicente conoscente chiede del denaro
Ad oggi, nella darknet si trovano milioni di record di dati che contengono anche nomi utente e password. Senza grandi sforzi è possibile trovare record di dati attuali che possono essere sfruttati dagli aggressori. Non appena l’aggressore accede a un account di posta elettronica, invia a tutti i contatti una storia fittizia che suscita nel destinatario un sentimento di compassione, esattamente ciò su cui fa leva l’aggressore. Finale della storia: ovviamente, una richiesta di donazione o un anticipo di denaro.
Nella stessa categoria rientra anche il caso, attualmente più frequente, di un presunto messaggio di testo inviato dalla figlia o dal figlio di un ipotetico conoscente. Il messaggio viene inviato da un numero sconosciuto a causa del cellulare apparentemente non funzionante del conoscente in questione. Vi si chiede, ad esempio, di pagare urgentemente una fattura che non è stata saldata appunto perché per l’accesso al servizio di e-banking è necessario il cellulare.
In entrambi i casi gli aggressori sperano che i destinatari abbocchino e paghino a loro la somma di denaro richiesta.
Simili truffe hanno in comune una caratteristica: richiedono poche conoscenze tecniche, ma molto tempo. Tuttavia, oggi esistono programmi di traduzione automatica basati sull’intelligenza artificiale.
Raccomandazioni:
- Ignorate questi messaggi.
- Se avete già stabilito un primo contatto, interrompete immediatamente la comunicazione e non effettuate alcun pagamento.
- Qualora abbiate già attivato il pagamento, rivolgetevi subito all’istituto finanziario tramite il quale avete eseguito la transazione. Eventualmente, quest’ultimo potrebbe ancora bloccarla. Inoltre, vi consigliamo di sporgere denuncia alla polizia cantonale competente presso il vostro luogo di domicilio.
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Ultima modifica 31.07.2023