Settimana 27: ciberattacchi in ambito artistico

09.07.2024 - Negli ultimi giorni sono stati segnalati all’UFCS diversi tentativi di truffa in cui i cibercriminali hanno preso di mira in modo specifico persone o associazioni attive in ambito artistico. In una variante vogliono far credere che vengono distribuiti soldi da una fondazione di beneficenza, nell’altro caso viene falsificato un acquisto da oltreoceano.

Una manna per artisti ticinesi

Negli ultimi giorni diversi artisti ticinesi e associazioni attive in ambito artistico hanno ricevuto un’e-mail da una fondazione di beneficenza francese. Tuttavia a quanto pare la fondazione non esiste e gli autori delle e-mail sono evidentemente dei truffatori, che hanno registrato domini Internet appositi e gestiscono una pagina web per ingannare le loro vittime. L’e-mail era scritta sia in francese sia in italiano e dallo stile non era subito riconoscibile come un tentativo di inganno.

Nel messaggio i destinatari hanno ricevuto le congratulazioni per una donazione molto generosa del valore compreso tra 60 000 e 150 000 euro ciascuno. L’e-mail indicava anche che un notaio di Parigi si sarebbe occupato dell’ulteriore elaborazione della transazione. I destinatari hanno ricevuto anche l’indirizzo e-mail del notaio, con la richiesta di contattarlo direttamente. Anche per lo studio notarile nel maggio di quest’anno è stato registrato un dominio esclusivamente a tale scopo. È interessante constatare che ciò è avvenuto solo pochi giorni dopo la registrazione del dominio della presunta fondazione.

Tuttavia l’e-mail riporta anche dei numeri di telefono, sia della fondazione sia del notaio. Un destinatario dell’e-mail che ha contattato l’UFCS aveva chiamato entrambi i numeri ed è sicuro che in entrambi i casi dall’altra parte del telefono c’era la stessa persona.

I truffatori potrebbero essere un piccolo gruppo, che ha svolto un lungo lavoro di preparazione e selezionato i destinatari in modo mirato.

Se si dà seguito all’e-mail e si contatta il presunto notaio, è molto probabile che si tratti di una cosiddetta truffa dell’anticipo. Ciò significa che il notaio informa la potenziale vittima che per il bonifico dell’importo è prima necessario, ad esempio, pagare imposte o tasse, che devono essere anticipate dal destinatario. Ovviamente la donazione promessa non esiste.

Vendita di quadri oltreoceano

Nel secondo caso un noto scultore americano si è rivolto a un artista svizzero mostrando interesse per le sue opere. Lo scultore ha dichiarato di voler acquistare quattro dipinti al prezzo di 21 000 franchi. Ha affermato che i quadri sarebbero stati un regalo di nozze per la moglie e sarebbero dovuti arrivare molto velocemente negli Stati Uniti. In una prima fase il venditore avrebbe dovuto realizzare video e foto ad alta risoluzione dei quadri, misurare questi ultimi per il trasporto e preparare la fattura. Per chiarire ulteriori dettagli e per infondere fiducia, dopo un primo tentativo fallito è stata effettuata una chiamata su Skype, ma senza webcam, perché era rotta. Dopo una breve conversazione, l’artista americano ha inviato i dati di contatto di un collaboratore di una ditta di spedizioni, che si sarebbe occupata del trasporto. Il collaboratore indicato è stato contattato via e-mail e telefonicamente per definire le modalità di trasporto. Tuttavia successivamente al venditore è stato chiesto di anticipare i costi di trasporto pari a circa 5000 franchi. L’acquirente statunitense ha poi promesso di rimborsare i costi di trasporto al momento del bonifico di acquisto. In seguito è stata sottolineata ripetutamente l’urgenza, visto che si trattava di un regalo di nozze.

Dopo il rifiuto dell’artista svizzero di anticipare i costi di trasporto, il truffatore ha inviato una conferma in PDF della Bank of America che attestava il bonifico. Ovviamente il file PDF era stato falsificato. Lo stesso vale per i dati di contatto del presunto collaboratore della ditta di spedizioni, che in realtà appartiene alla banda di truffatori e non lavora come spedizioniere.

L’artista svizzero ha riconosciuto la truffa e ha interrotto la comunicazione. Successivamente ci sono stati alcuni tentativi di intimidazione, ai quali in questo caso la vittima ha opposto resistenza.

Con questo tipo di truffa è possibile che i truffatori passino da un artista all’altro per guadagnare terreno e usino le informazioni ottenute durante il tentativo di truffa per ingannare l’artista successivo.

Raccomandazioni

  • Verificate accuratamente la plausibilità di tali richieste e offerte;
  • Non anticipate presunte tasse, imposte o costi di trasporto per una somma di denaro che non avete ancora ricevuto;
  • Se siete già in contatto con truffatori, interrompete i contatti:
  • Se avete subito una perdita finanziaria contattate la polizia cantonale e sporgete denuncia;

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Ultima modifica 09.07.2024

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