24.09.2024 - Gli investimenti fraudolenti, soprattutto in relazione alle criptovalute, sono un tipo di truffa molto diffuso. Di recente l’UFCS ha osservato che sui social media sono molto pubblicizzate società e relativi siti Internet che vantano di poter recuperare il denaro perso. Sfortunatamente questa strada conduce a sua volta a una truffa.
La truffa degli investimenti e le possibili conseguenze
Diverse varianti di truffa degli investimenti online sono già state trattate dall’UFCS in più occasioni. Dopo un deposito iniziale - nella maggior parte dei casi una piccola somma per esempio di 250 franchi - un’applicazione web mostra costantemente come il denaro effettivamente si moltiplichi. Agendo abilmente sul piano psicologico, il truffatore incoraggia la vittima a versare sempre di più. I problemi iniziano al più tardi quando la vittima chiede che le venga corrisposto l’intero importo o parte di esso. A questo punto vengono richiesti ulteriori versamenti per presunte tasse o imposte, ma non si arriva mai al pagamento: il denaro infatti non è mai stato realmente investito, ma è finito direttamente nelle tasche dei truffatori. Le vittime di simili truffe dovrebbero interrompere immediatamente le comunicazioni e sporgere denuncia presso la polizia. Purtroppo il denaro investito è perso.
A questo punto entrano di nuovo in gioco i truffatori. Qualche mese dopo la scoperta della truffa, i truffatori ricontattano le vittime per e-mail, fingendosi avvocati o autorità e dichiarando di poter recuperare il denaro. Nella vittima si accende subito la speranza di rifarsi delle perdite subite. Per avviare il presunto processo, tuttavia, è di nuovo necessario pagare delle tasse e così la vittima viene derubata un’altra volta.
Il «sito web di salvataggio» al momento del bisogno
In una variante più recente, le vittime non vengono più contattate direttamente, ma attraverso link diffusi sui social media (tramite annunci pubblicitari). I siti e le presunte organizzazioni che si celano dietro questi siti si spacciano ad esempio per avvocati e talvolta si presentano persino come Europol o Interpol. I truffatori utilizzano i loghi ufficiali e dichiarano di poter recuperare gli investimenti persi a seguito di truffe.
Se si analizzano un po’ più attentamente i domini, risulta evidente che di solito esistono solo da pochi giorni o settimane.
Se un’ex vittima di truffa contatta speranzosa una società di questo tipo, ben presto le viene chiesto di pagare le consuete tasse, imposte e altre somme, prima che venga effettuato il presunto versamento del denaro auspicato. Solitamente le richieste sono accompagnate da documenti delle autorità per dare un tocco di ufficialità alle richieste. Anche questi documenti sono ovviamente contraffatti. In breve: non è possibile recuperare l’investimento, inoltre si perdono altri soldi a vantaggio dei criminali.
Specialmente nel caso della truffa dell’investimento online, si consiglia di sporgere denuncia e di collaborare esclusivamente con la polizia. Anche se nella maggior parte dei casi gli investimenti perduti non possono più essere recuperati, la denuncia alla polizia consente di svolgere indagini che altrimenti non sarebbero possibili. Attraverso la cooperazione internazionale e lo scambio di dati, grazie a queste denunce e alle indagini che ne conseguono, vengono svolte di continuo ricerche fruttuose.
Raccomandazioni
- in linea di principio, investite solo attraverso società autorizzate dalla FINMA (Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari);
- prima di effettuare un investimento, informatevi presso la FINMA e cercate recensioni su Internet;
- le promesse di guadagni elevati in breve tempo sono sempre segnali d’allarme;
- anche le presunte tasse e imposte da pagare in anticipo per avere indietro il denaro sono un segnale d’allarme;
- prestate la massima attenzione quando, dopo una truffa, venite contattati da presunti avvocati delle vittime, società e autorità che vogliono aiutarvi a recuperare i soldi;
- state alla larga da società e siti in cui vi imbattete attraverso annunci pubblicitari sui social media;
- in caso di perdita finanziaria sporgete denuncia alla polizia cantonale competente.
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Ultima modifica 24.09.2024