02.04.2024 - I consiglieri federali godono di rispetto e credibilità agli occhi della nostra società, oltre che di una buona reputazione. I malintenzionati fanno leva proprio su questo meccanismo: utilizzano i nomi dei consiglieri federali come mittenti delle e-mail minatorie per avvallare l'autenticità delle loro minacce. Adombrando procedimenti penali, di solito per pornografia illegale, pretendono il pagamento di una certa somma di denaro.
E-mail minatorie a nome delle autorità
Le e-mail minatorie a nome delle autorità in cui i destinatari sono accusati di aver commesso un reato sono tra i fenomeni più frequentemente segnalati all'Ufficio federale della cibersicurezza. Nella maggior parte dei casi, le accuse fittizie contenute nelle e-mail riguardano il possesso di materiale pornografico illegale, la pedofilia o altri reati analoghi. Tra i mittenti figurano spesso abusivamente i nomi della direttrice di fedpol Nicoletta della Valle o del direttore dell’UFCS, Florian Schütz. Anche i nomi dei capi del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) sono spesso utilizzati a titolo intimidatorio. Attualmente circolano e-mail firmate da Karin Keller-Sutter o Elisabeth Baume-Schneider, ex capi del DFGP. Ma anche il nome del capo del DDPS Viola Amherd viene usato impropriamente. Tuttavia i criminali informatici non hanno ancora scoperto che Beat Jans è il nuovo capo del Dipartimento di giustizia. L’UFCS non ha infatti ancora ricevuto segnalazioni che riportino il suo nome. A titolo di confronto: quando Elisabeth Baume-Schneider è entrata in carica il 1° gennaio 2023, sono passati solo 9 giorni affinché venissero individuate le prime e-mail fraudolente a suo nome.
Oltre alle accuse di pedofilia, circola anche una variante secondo cui i destinatari dell'e-mail sarebbero colpevoli di evasione o frode fiscale. I truffatori fingono che sia stata la consigliera federale Karin Keller-Sutter, citata come direttrice dell’Ispettorato delle finanze, a firmare i documenti delle e-mail. Si tratterebbe, per fare qualche esempio, di infrazioni nell’ambito dell’imposta sulla sostanza, dell’imposta sugli utili immobiliari o dei contributi alle assicurazioni sociali. Probabilmente la scelta dei reati non viene lasciata al caso. L’obiettivo dei truffatori è infatti di accrescere al massimo le possibilità che una delle accuse possa essere fondata. Tuttavia questa variante è molto più rara rispetto alla prima:
In questi casi, le presunte «autorità di polizia» di solito si offrono di risolvere la questione pagando una certa somma di denaro. Tuttavia, se si risponde cedendo al ricatto, l'importo richiesto non farà che aumentare. I malintenzionati demordono solo quando la vittima si arrende o resta al verde. Questo modus operandi si osserva anche in altri fenomeni, come le frodi con pagamento anticipato o le truffe a sfondo romantico. L’intento è di sfruttare un meccanismo psicologico. Infatti quando si è coinvolti in una truffa del genere e si è iniziato a pagare, diventa difficile ammettere l'errore e si tende ad aggrapparsi alla speranza che la situazione possa risolversi.
Misure precauzionali per le e-mail minatorie
- Non lasciatevi intimorire e non reagite a minacce di questo tipo.
- Ignorate le finte e-mail minatorie e non fatevi intimidire.
- In caso di dubbi, rivolgetevi alla polizia.
- Siate scettici se ricevete e-mail che richiedono da voi un’azione minacciandovi di eventuali conseguenze (perdita di denaro, denuncia penale o procedura giudiziaria, blocco del conto o della carta, opportunità sfumata, sfortuna).
- Ricordatevi che i mittenti delle e-mail possono essere falsificati facilmente.
- Inviando una segnalazione all’UFCS contribuite a identificare tempestivamente le minacce di questo tipo e mettere in guardia gli altri utenti.
Numeri e statistiche attuali
Segnalazioni della scorsa settimana per categoria:
Ultima modifica 02.04.2024
