07.05.2024 - Le piattaforme di crowdfunding hanno rivoluzionato il modo in cui i progetti creativi e le innovazioni ricevono sostegno finanziario. Tuttavia anche questi siti non sono immuni da pratiche fraudolente. I tentativi di truffa possono ostacolare le campagne di crowdfunding o intaccare la fiducia dei donatori. Per questo motivo è importante che i fondatori delle campagne e i donatori conoscano i rischi, siano attenti e si proteggano dai tentativi di truffa.
Sulle piattaforme di crowdfunding sono soprattutto i donatori a essere presi di mira dai criminali informatici. Oltre alle numerose campagne serie, ne emergono anche di dubbie che promuovono progetti fittizi. I soldi donati per questi falsi progetti non vengono utilizzati per gli scopi dichiarati, bensì sottratti dai criminali. È quindi importante che i donatori leggano attentamente il testo della campagna di crowdfunding e valutino se i dettagli sono convincenti. Inoltre la maggior parte delle piattaforme di crowdfunding dispone di una funzione di commento. I commenti possono dare un’indicazione importante della serietà della campagna di raccolta fondi.
Minacce contro i fondatori
Anche i promotori di campagne di crowdfunding non sono immuni da tentativi di frode, come dimostra un esempio segnalato all’UFCS la scorsa settimana.
I tentativi di truffa nei confronti degli organizzatori si basano spesso sul principio «tutto o niente» delle piattaforme di crowdfunding. I promotori della campagna si pongono un obiettivo finanziario per la somma di donazioni che vogliono raccogliere. Se l’obiettivo viene raggiunto, tutti i donatori pagano. Se invece l’obiettivo non viene raggiunto, non paga nessuno. Un’altra caratteristica importante delle piattaforme di crowdfunding è che l’impegno a partecipare finanziariamente a un progetto non è definitivo. Finché il progetto è ancora attivo e il periodo di donazione è in corso, ognuno può ritirare la propria donazione in qualsiasi momento. I truffatori possono sfruttare queste due caratteristiche per manipolare le campagne di raccolta fondi e minacciare gli organizzatori.
Nel caso attuale, i truffatori hanno donato ingenti somme alla campagna di crowdfunding, senza avere davvero l’intenzione di mantenere le promesse di donazione.
In seguito i malintenzionati hanno contattato l’organizzatore della campagna e come «controprestazione» hanno chiesto il pagamento di una somma sotto forma di criptovaluta per non ritirare la loro «donazione» e quindi non far fallire la campagna. In questo modo i truffatori mettono sotto ricatto l’organizzatore, perché possono ritirarsi poco prima della fine della campagna, sabotando così l’intero finanziamento del progetto e facendolo fallire. Ciò mette sotto pressione l’organizzatore, poiché tale ritiro può avere ulteriori conseguenze. Ad esempio, il ritiro di un donatore importante può portare a una perdita di fiducia generale tra i donatori della campagna di crowdfunding in questione. Nel peggiore dei casi, ne può risultare il fallimento dell’intero progetto.
In alcune piattaforme di crowdfunding viene verificata solo la validità della carta di credito con l’addebito di un piccolo importo che poi viene riaccreditato. L’intero importo viene addebitato solo quando il progetto di donazione è stato completato con successo. Solo allora si può verificare se l’intero importo può essere addebitato. A questo scopo, i truffatori utilizzano carte di credito rubate o con un importo insufficiente.
Fate attenzione
Crowdfunding-Plattformen bieten bedeutende Möglichkeiten für die Realisierung innovativer Projekte, aber bergen auch erhebliche Betrugsrisiken. Für alle, die mittels solcher Crowdfunding-Plattformen an Projekten beteiligt sind, ist es unerlässlich, sich möglicher Bedrohungen bewusst zu sein. Aufmerksamkeit und eine gute Vorbereitung können einen wichtigen Beitrag zur Sicherheit dieser kreativen und gemeinschaftlichen Plattformen leisten.
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Ultima modifica 07.05.2024