17.05.2021 - La scorsa settimana l’NCSC ha nuovamente registrato un lieve aumento delle segnalazioni, riconducibile a un’ondata di fake sextortion. Sono degni di nota anche i casi di un albergo fittizio che cerca dipendenti e chiede un pagamento anticipato come pure un SMS sfrontato con cui si intendono riscuotere presunti debiti.
Statistiche attuali
Albergo fittizio cerca impiegati
La scorsa settimana è stato segnalato al Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) l’annuncio di un albergo fittizio in Ticino alla ricerca di dipendenti. L’offerta di lavoro è stata pubblicata su un portale italiano e successivamente la comunicazione continuava via WhatsApp. I truffatori chiedono alle persone interessate un pagamento anticipato che può variare da 300 a 1000 euro per ottenere un permesso in Svizzera o stipulare un’assicurazione malattia e contro gli infortuni. A tal fine utilizzano indirizzi e-mail che sembrano provenire da un’autorità svizzera ufficiale. Nel caso in questione è stato utilizzato l’indirizzo e-mail admin@swissimmigration.org. La truffa prende di mira soprattutto i cittadini italiani che cercano lavoro in Svizzera, ma il caso segnalato ha interessato un cittadino spagnolo.
Diffidate delle offerte di lavoro che richiedono un pagamento anticipato. In caso di dubbi vi invitiamo a informarvi direttamente presso le autorità. La Segreteria di Stato della migrazione ha pubblicato un avviso al riguardo: https://www.sem.admin.ch/sem/it/home/sem/aktuell/betrug.html
SMS sfrontato cerca di convincere il destinatario a effettuare un pagamento
Generalmente i tentativi di truffa diventano sempre più raffinati. Un caso segnalato all’NCSC la settimana scorsa dimostra che è possibile convincere le vittime a pagare anche con stratagemmi semplici e insensati. In un SMS si afferma che un debito di 175 franchi non è ancora stato pagato nonostante numerose diffide. È possibile evitare la procedura di pignoramento soltanto pagando subito l’importo dovuto. Per dare al tutto sembianze ufficiali e far credere che sia stato inviato dall’Amministrazione federale, il messaggio inizia con le parole «Federal Council» o «Bundesrat» («Consiglio federale»). Nessun servizio dell’Amministrazione federale invia diffide per SMS. Al più tardi quando il destinatario vede che il numero di telefono del mittente ha il prefisso belga e che l’importo deve essere versato su un conto tedesco, dovrebbe scattare un campanello d’allarme.
Siate scettici con le e-mail e i messaggi che vi sollecitano a eseguire un’azione, in particolare se chiedono un pagamento e minacciano conseguenze.
Ultima modifica 17.05.2021