Chiamate a nome di false autorità (polizia, dogana)

Al momento all’UFCS giungono numerose segnalazioni di telefonate apparentemente provenienti da un'autorità. Il chiamante afferma, ad esempio, che sono state constatate irregolarità con la SwissID e il conto bancario.

La variante inizia con una telefonata da parte di una presunta autorità di polizia. Una voce generata al computer informa le vittime che i loro dati bancari personali sarebbero collegati a un reato e che per ottenere ulteriori informazioni devono premere il tasto 1. Sebbene inizialmente il modus operandi non fosse del tutto chiaro, le segnalazioni della popolazione suggeriscono che, nel caso in cui la vittima richiami il numero, le viene chiesto di scaricare uno strumento di accesso remoto e di autorizzare l’aggressore ad accedere al computer. Anche in questo caso gli aggressori cercano di convincere la vittima ad accedere al conto di e-banking. Una volta ottenuto l’accesso, i truffatori attivano pagamenti in background attraverso lo strumento di accesso remoto.

Misure concrete
  • Interrompete immediatamente telefonate di questo tipo.
  • Se avete fornito i dati della carta di credito, contattate immediatamente la società emittente della carta per farla bloccare.
  • Se avete effettuato un pagamento, contattate immediatamente la banca in modo che possa ancora bloccare il pagamento.
  • Non consentite a nessuno di accedere al vostro computer da remoto. Se è già successo, il vostro pc potrebbe essere infetto. Per prima cosa, disinstallate il programma di accesso remoto. Se sospettate la presenza di un malware, portate il computer da uno specialista per un controllo ed eventualmente una pulizia. L’opzione più sicura è effettuare un ripristino completo del computer. Non dimenticate tuttavia di effettuare prima un backup di tutti i dati personali.

Ultima modifica 01.01.2024

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