Si tratta di promesse inventate come vincite o eredità, inviate solitamente via e-mail. Se si risponde a messaggi di questo tipo, viene richiesto con qualche pretesto (commissioni, spese legali, imposta sull’utile ecc.) di versare un anticipo.
Le offerte e le promesse fatte nei messaggi di questo tipo sono inventate e mirano unicamente a fornire un quadro credibile che consenta lo svolgimento della truffa. Se rispondete a un messaggio del genere, vi verrà richiesto con qualche pretesto (commissioni, spese legali, imposta sull’utile ecc.) di versare un anticipo. È per questo motivo che viene chiamata «truffa dell’anticipo». Le prestazioni promesse, ad ogni modo, non esistono. Al tempo stesso, anche i dati personali forniti (nome, indirizzo, numero del documento di identità ecc.) possono essere utilizzati in modo illecito come falsa identità per altre attività fraudolente. I truffatori inventano scenari sempre nuovi per indurre il destinatario ad agire in maniera incauta.